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1) Dizion. 5° Ed. .
MENO
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pag.78


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MENO.
Definiz: Add. comparativo indeclinabile. Lo stesso che Minore; anche figuratam. Oggi è proprio più che altro del parlar familiare.
Dal lat. minor. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Così discesi del cerchio primaio Giù nel secondo, che men loco cinghia, E tanto più dolor ec.
Esempio: E Dant. Inf. 30: Maggior difetto men vergogna lava.
Esempio: E Dant. Purg. 6: Senz'esso (il freno) fora la vergogna meno.
Esempio: Vill. G. 182: Tutte l'altre.... mariterai meglio, e con meno costo.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 269: In che maniera, e con meno impedimento, a Dio si potesse servire.
Esempio: Bemb. Pros. 199: Sono più e meno particelle assai chiare e conte a ciascuno. Le quali nondimeno alcuna volta in luogo di questi nomi maggiore e minore si pigliano; sì come si presero dal Boccaccio quando e' disse: Della più bellezza e della meno delle raccontate novelle disputando.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 155: Biasmar si può più 'l popol che l'offese, Ch'al suo men pregio ogni maggior salire.
Esempio: Baldov. Am. scart. 251: E chi privo non è di senno a pieno De' due mali imminenti elegga il meno.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 135: Pagato il conto da colui che aveva fatto men guasto, dovettero ec.
Definiz: § I. Meno, si costruisce con un termine espresso di comparazione, mediante la prep. Di, o la cong. Che anche sottintesa. –
Esempio: Dant. Conv. 105: Lo pusillanime.... sempre si tiene meno che non è.
Esempio: Petr. Rim. 1, 132: Più nol sento (il dolore), ed è non men che suole.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 97: Io dubito forte.... che questa compagnia non si dissolva,... con meno onor di noi, che non ci bisognerebbe.
Esempio: E Bocc. Decam. 1, 99: Ecco entrar nella chiesa tre giovani, non perciò tanto, che meno di venticinque anni fosse l'età di colui che più giovane era di loro.
Esempio: E Bocc. Filoc. 1, 101: Tu ti se' lasciato ingannare con meno arte, che non si lasciò Isifile.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 46: M'ingegnerò far Francesco salvo con meno danno potrò.
Esempio: Poliz. Pros. 34: Meno prezzo che cotesto non mi sazierà.
Definiz: § II. In costrutto con un nome collettivo, o con un sostantivo plurale, vale Minore di numero o di quantità. –
Esempio: Nov. ant. B. 87: Come meno parti ne faremo, tanto n'averemo maggior parte ciascuno di noi.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 247: Per la vostra dislealtà abbiamo stanotte avute tante busse, che di meno andrebbe uno asino a Roma.
Esempio: E Bocc. Filoc. 2, 369: Guardati non forse tanto liberale esser desideri, che tu in prodigalità cadessi, la quale a non meno mali altrui conduce che l'avarizia.
Esempio: Imit. Crist. 128: Quei che ha ricevuto men doni non si debbe contristare, nè avere invidia a chi n'ha più di lui.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 23: Noi verréno (verremo) per te stasera colà in su l'avemaria, quand'e' ci sarà meno gente.
Esempio: Segner. Mann. marz. 31, 3: Meno sono i teologi che i canonisti, meno sono gli architetti che i manoali, meno sono gli artefici che i mecanici.
Esempio: Giust. Vers. 333: L'ingegno umano Partorì cose stupende, Quando l'uomo ebbe tra mano Meno libri e più faccende.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 298: Meno ciarle e fate presto, disse uno de' birri.
Definiz: § III. Meno, in forza di Sost. Ciò che è minore, più piccolo, Quantità o Cosa minore; anche con un compimento retto dalla cong. Che. Usato pur figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 31: Quivi era men che notte e men che giorno.
Esempio: E Dant. Purg. 7: Ciascun saria di color vinto, Come dal suo maggiore è vinto il meno.
Esempio: E Dant. Purg. 30: Men che dramma Di sangue m'è rimasa, che non tremi.
Esempio: E Dant. Parad. 28: Li cerchi corporai sono ampj ed arti, Secondo il più e il men della virtute, Che si distende per tutte lor parti.
Esempio: Lenz. Diar. 32: Non ricco è que' che di molto oro è pieno, Ma chi poco à e disidera meno.
Esempio: Ros. Vit. 12: La virtù è una cosa che sempre si pone nel mezzo. Questo dice perchè ogni cosa o del più o del meno diventa viziosa.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 44: Dandoti a sapere non riceverai più, se prima non bene usi il meno, dice: Chi infedele è suto nel poco, come gli si può fidare il più?
Esempio: Bald. Pros. 311: Per conoscere il più e 'l meno, vi bisogna la misura comune; e la misura è quello che in tutti i generi è perfetto.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 9, 3, 69: Entra la regola, che si deve rifare quel meno tra lo speso ed il migliorato, quando si siano fatti (i miglioramenti) dal possessore non padrone, per ripeterli dal padrone.
Esempio: Magal. Lett. At. 381: Il più e il meno non mutano specie.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 189: Crescevano con molto contento e con poco meno che opinione di felicità.
Definiz: § IV. E in senso particolare, per Minor prezzo o valuta, Minor somma, Minor peso, e simili. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 225: Se ne poteva (dei fiorini) parimente battere di dieci, e di venti, e di cento. Ma tutti questi, così nel più come nel meno, non variano specie, dependendo tutti, e nel peso e nella lega, dalla regola del primo fiorino.
Esempio: Sassett. Lett. 110: Quelle pannine di Firenze che sono comperate da' Levantini, nessuno è che non vegga quanto elle costerebbono loro meno, pigliandole qui la detta nazione, che in Ancona o altrove.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 35: Un povero maestro comunale Guadagna poco più d'un manovale! Vergogna! Anzi guadagna meno assai.
Definiz: § V. E parlandosi di luogo o di tempo, vale Spazio minore, anche con un compimento retto dalla prep. Di, o dalla cong. Che. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Talor così ad alleggiar la pena Mostrava alcun dei peccatori il dosso, E nascondeva in men che non balena.
Esempio: E Dant. Purg. 5: Vapori accesi non vid'io sì tosto Di prima notte mai fender sereno,... Che color non tornasser suso in meno.
Esempio: Stor. Fiorav. 347: In meno d'un mese raccolse bene ventotto centinaia di cavalieri.
Esempio: Petr. Rim. 1, 233: Allor insieme in men d'un palmo appare Visibilmente, quanto in questa vita Arte, ingegno e natura e 'l ciel può fare.
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 280: Rinaldo, quando intese il parlar, subito Si fermò col caval turbato e presto, Ch'era presso alla fonte a men d'un cubito.
Esempio: Bern. Orl. 7, 36: Costui fece un impiastro a quel ginocchio,... E sopra la percossa appena il pose, Che fu guarito in men d'un batter d'occhio.
Esempio: E Bern. Orl. 52, 62: Abbattè Stordilano e Baricondo, Appresso l'un all'altro a men d'un passo.
Esempio: Alam. L. Gir. 1, 87: Già l'accorta donzella a men d'un miglio Segue Girone ove il suo gir comprende.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 14: In meno che non fa due giorni, cavarono gradi nei siti più duri ed erti, alzarono parapetti ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 49: In men che nol dico, le novelle Se ne sparsero in tutta la città.
Definiz: § VI. Retto da un articolo di numero plurale, denota Il minor numero, La minor parte, di più cose o persone. –
Esempio: Gell. Ragion. 23: Ella (la lingua volgare) è ancora di poi seguitata e adoperata come esso bene, ciò è da i meno e non da i più.
Esempio: Varch. Lett. 87: Perchè nel vero si debbe favellare come i più, e scrivere come i meno.
Esempio: Segner. Mann. marz. 31, 3: Le vie perfette in qualunque genere sono battute da i meno.
Esempio: Giust. Vers. 327: Che i più tirano i meno è verità, Posto che sia nei più senno e virtù, Ma i meno.... tirano i più, Se i più trattiene inerzia o asinità.
Definiz: § VII. Meno, nel linguaggio algebrico, è nome di Quella lineetta, chiamata anche Segno meno, o Segno del meno, che, posta fra due numeri o due quantità algebriche, serve a indicare che dal primo numero deve sottrarsi il secondo, o dalla prima quantità la seconda; e che, preposta a quantità o numeri, denota che essi sono negativi. –
Esempio: Grand. Instit. geom. 79: Il segno + significa più, e l'altro – significa meno.
Esempio: Agn. Inst. anal. 1, 3: Le quantità positive si distinguono in algebra dalle negative per mezzo di certi segni a loro prefissi; alle positive si prefigge il segno +, che dicesi più, alle negative il segno –, che dicesi meno.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 2, 689: Essendo gli esponenti n, m, u, numeri intieri positivi o negativi, ed anco in qualunque modo rotti razionali, co' segni del più o del meno a piacere, sarà (una certa formola) integrabile, o almeno riducibile alle note quadrature.
Definiz: § VIII. Numero del meno, nel linguaggio dei Grammatici, dicesi il Singolare; e il suo opposto è Numero del più. –
Esempio: Bemb. Pros. 60: Si consideri.... quella voce.... come e per che via ella essere possa più vaga o nel numero del più o in quello del meno.
Esempio: Gell. Lettur. N. 2, 193: Tal parlare.... piacque molto a Virgilio, con sì contenta sembianza l'ascoltava; chè così significa questa voce labbia, femminina e nel numero del meno, nella nostra lingua.
Esempio: Zannon. Marm. Pozz. 27: In una poesia, ed anche in una prosa oratoria, potrebbe credersi usato il numero del più per quello del meno.
Definiz: § IX. Alla meno, Allo meno, Al per meno, A tutto il meno, si disse per Almeno. –
Esempio: S. Bern. Contempl. 25: O Donna mia, perchè non pensi, e perchè al per meno non sogni come va il tuo figliuolo dilettissimo?
Esempio: E S. Bern$ Contempl. 30: O messere, al per meno si riposi lo capo tuo santissimo sopra il mio dorso, dappoichè io non ti posso liberare.
Esempio: E S. Bern. Piant. Verg. 16: Disponetelo e rendetelmi a tutto 'l meno così morto.
Esempio: Sassett. Lett. 381: La qual licenza ottenuta, arebbe a registrarsi nella casa della contrattazione di Sevilla, ed essere mandata qua per tre copie allo meno.
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Alla più trista. Alla meno, Almeno.
Definiz: § X. Al meno, lo stesso che Almeno, come comunemente scrivesi.
Definiz: § XI. Al meno meno, dicesi, per maggiore efficacia, invece di Almeno. –
Esempio: Red. Cons. 1, 4: Ed al meno meno di quest'acqua del Tettuccio ei ne prenda tre o quattro passate.
Esempio: E Red. Cons. 1, 5: Non iscordandosi in oltre.... la frequenza de' serviziali al meno meno un giorno sì ed un giorno no.
Definiz: § XII. Da meno; locuzione usata a mo' di aggiunto, e vale Di minor valore, Inferiore di merito, e simili. –
Esempio: Bocc. Laber. 160: Non solamente riguardandolo me ne vergognai, ma da compunzione debita mosso ne lagrimai, e me medesimo biasimai forte, e da meno.... mi reputai.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 56: Avviene spesse volte che gli uomeni da meno con diverse astuzie vincono quelli che sono da più.
Esempio: Bern. Orl. 9, 2: Non è al mondo il da meno animale Nè 'l più miser dell'uomo, nè il più infelice.
Esempio: Cas. Pros. 4, 143: Le meretrici, quanto più di vergogna hanno, tanto sono da meno.
Esempio: Ambr. Cofan. Prol.: Per ciò che s'ei riprendan per invidia N'ha gran piacer, chè chiaramente mostrano Esser da men di lui, chè sempre s'usano Invidiar i maggiori ec.
Esempio: Dav. Tac. 1, 87: I suoi figliuoli, come molto da meno, spregiava.
Definiz: § XIII. Il meno, o, come si disse, Lo meno, e altresì Il meno meno, e talora Nel meno, posti avverbialm., valgono quanto Almeno, Per lo meno. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 25: Sono due cose, il meno, che considerare dovete e provvedere.
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 61: Partendosi di questa città, entra nel diserto; ed èe sì grande, che si penerebbe a passare un anno; ma per lo minore luogo si pena lo meno a trapassare un mese.
Esempio: Tratt. Falcon. 24: Quando lo sparvieri ha 'l male delle tignuole, togli i lupini e falli bullire nell'acqua; e con quell'acqua lava le penne dello sparviere; e questo fa nel meno due volte.
Esempio: Varch. Stor. 56: Dovesse, il meno, aver passati i cinquant'anni.
Esempio: Grazz. Comm. 394: Il meno, di due o tre disegni, che io sperava di colorire, ne colorirò pure uno.
Esempio: E Grazz. Pros. 337: Si dice che la Signoria lo voleva due volte il meno la settimana in palazzo a far fegatelli.
Esempio: Salvin. Casaub. 85: Ora se anco nell'ultimo anno della Olimpiade sessantesima lo ponghiamo esser nato, a tempo di quella battaglia si troverà d'anni, il meno meno, 42.
Definiz: § XIV. In meno di che, è maniera che vale In tempo brevissimo, In un subito. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 405: Eccoli fuor di qui, e un altro esercito Di qua, e di qua un altro forse; ed eccoci Tutt'a dua in men di che a porta inferi.
Esempio: Sassett. Lett. 99: E parea che volesse spasimare; e in meno di che fermò gli occhi e aprì la bocca.
Esempio: E Sassett. Lett. 194: Ma si riducono (i venti) al segno solito in meno di che.
Definiz: § XV. Niente meno! usasi, a modo di esclamazione, quando alcuno ci racconta cosa quasi incredibile, e che ci fa gran maraviglia.
Definiz: § XVI. Niente meno, o Niente di meno, con un compimento retto da Che o Di, è locuzione che serve a rafforzare il concetto, facendone spiccare la gravità e l'importanza. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 1, 16: Colà mirate la smisurata mole de' corpi, l'impareggiabile velocità del corso, il numero senza numero delle stelle che qui ci sembravano appena scintille, e colà son mondi di luce e niente meno che altrettanti soli.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 2, 17: Chi nelle lettere intraprende a fare il primo la strada alla scoperta di nuovi paesi, ch'è niente meno che navigare oceani non praticati, conviene che.... vinca mille volte se stesso, ec.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 230: Non vi volle niente di meno di tutta la perizia e di tutta la fortuna del piloto Alaminos, per uscire d'un pericolo che poneva in contingenza tutti i progressi della Nuova Spagna.
Esempio: Magal. Lett. At. 89: Non ci è voluto niente di meno che quel sodo di religione naturale.
Esempio: E Magal. Lett. At. 379: Siccome per far muover queste fila di fumo com'elle si muovono, non ci vuole niente meno che tutta la presente e la passata corrispettiva constitnzione di tutte le parti dell'universo, così per alterar la minima direzione di esse non ci vorrebbe niente meno che lo sconcerto di tutta la presente e la futura corrispettiva constituzione di tutte le parti del medesimo universo.
Definiz: § XVII. E lo stesso vale Non meno che. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 89: Abbiamo guerra con nimici crudeli, i quali non ci vogliono torre meno che l'anima.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 85: Altri assai belli e ricchi arnesi vide; per le quali cose, sì come nuovo, fermamente credette lei dovere essere non men che gran donna.
Esempio: Magal. Lett. 92: Intanto pigliate animo dal vedere che con esso meco si semina in buona terra, mentre per parole,... non rendo meno che gioie.
Definiz: § XVIII. Per lo meno, vale lo stesso che Almeno. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 10: Mi persuasi.... che la pazzia fosse veramente un cotal alberonaccio che, per lo meno, arrezzasse i quattro terzi della terra, ec.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 160, 2: Lautizio Perugino.... operò di suggelli maravigliosamente, e quelli che faceva per le bolle da cardinali.... gli erano pagati per lo meno 100 scudi l'uno.
Esempio: Red. Osserv. Vip. 47: Di tutte le sette.... coglieva il più bel fiore delle più vere o per lo meno delle più probabili opinioni.
Esempio: E Red. Lett. 2, 146: Dicono che il predicator del Carmine sia ragionevole. Per lo meno lo dice il Nunzio apostolico.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 172: Io ho dunque, in questo foglio P, fatto così a un dipresso un poco di scandaglio della caduta, che per lo meno parmi che possa supporsi nel Po dalla sua origine fino alla Stellata. Ho detto per lo meno, perciocchè io non tanto ho inteso con questa ricerca di trovarne la vera caduta, quanto ec.
Definiz: § XIX. Poco più poco meno, Poco più o meno, o, come pur si trova, Poco dal più al meno, sono modi avverbiali, che valgono A un dipresso, All'incirca. –
Esempio: Dant. Conv. 204: Credo che da Roma a questo luogo, andando diritto per tramontana, sia spazio quasi di due mila settecento miglia, o poco dal più al meno.
Esempio: E Dant. Conv. appr.: Da Roma, là dove cadrebbe questa seconda pietra, diritto andando per mezzogiorno, sia spazio di sette mila cinquecento miglia, poco dal più al meno.
Esempio: Sassett. Lett. 381: Le quali (licenze) si vendono da poi per piccola somma di 100 ducati in circa, poco più o meno, secondo l'abondanza o 'l mancamento d'esse.
Definiz: § XX. Senza meno, lo stesso che Senza manco, cioè Immancabilmente, Senz'altro. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 273: Vorrei che, per amor mio.... glielo concedeste senza meno, siccome io gliene ho data ferma speranza.
Definiz: § XXI. Aver per meno, vale Tenere in minor conto o pregio, Stimare cosa di minor momento, e simili. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 54: Quelli che savoraro de i suoi savori, aveano tutto esto mondo per men che fango.
Esempio: Dant. Parad. 22: Vidi questo globo Tal, ch'io sorrisi del suo vil sembiante; E quel consiglio per migliore approbo Che l'ha per meno.
Esempio: Ambr. Furt. 4, 14: Quando questa cosa gli dà noia, ha per meno d'andar cento o cento cinquanta miglia, che di sputare in terra.
Definiz: § XXII. Discorrere del più e del meno, o anche Discorrere del meno e del più, dicesi familiarmente per Parlare, conversando, di cose indifferenti. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 76: E parlan gli altri del meno e del più. Conforme si dan qui le occasïoni.
Definiz: § XXIII. Venire a meno, si disse, poeticam., per Mancare, Venire a fine, Morire. –
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 2, 51: Archita, poi che tra le schiere spente Venne in battaglia Beremondo a meno, Duca fu di Vicenza.
Esempio: E Chiabr. Guerr. Got. 11, 50: Or trovi l'alma sue prigioni aperte, Ed or si venga la mia vita a meno.
Definiz: § XXIV. E per Restare inferiore, Perdere la gara, e simili. –
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 1, 5: Or novamente nella Puglia armato A Teio incontra si veniva a meno, Onde scampo cercando al gran periglio, Chiedeva spesso al cavalier consiglio.
Esempio: E Chiabr. Guerr. Got. 2, 36: Armodio d'un corsier gli fa presente, Col quale il vento si verrebbe a meno.
Definiz: § XXV. Non volerci meno, o di meno, che una data cosa o persona, vale Richiedersi di necessità essa cosa o persona a conseguire un dato effetto. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 454: Per tenere a segno quelle facce lì.... non ci vuol meno di questa qui.
Definiz: § XXVI. Nel più c'entra il meno. –
V. Più.